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Albicocco Tonda di Costigliole Varietà Antica Autofertile
Albicocco Tonda di Costigliole Varietà Antica Autofertile

Albicocco Tonda di Costigliole Varietà Antica Autofertile

Prunus armeniaca
18,00€
Vasi

MATURAZIONE: FINE LUGLIO
DIMENSIONE: PICCOLA
POLPA: TENERA, ZUCCHERINA, GUSTOSA E PROFUMATA
BUCCIA: ARANCIONE CHIARO, PUNTINATO
TERRICCIO: LEGGERO E PERMEABILE
NOTE: VARIETA' ANTICA, AUTOCTONA DEL SALUZZESE

Non sopporta i ristagni idrici, utilizzare un terriccio leggero e permeabile e preferire una posizione soleggiata.
L'albicocco è soggetto a varie malattie che si possono prevenire mantenendo una buona areazione intorno alle piante, irrigando bene ma senza esagerare ed evitando i ristagni idrici che possono portare a marciume radicale (una delle principali cause di malattia).
La gommosi solitamente appare sulle piante troppo vecchie o trascurate (poco nutrite, poco annaffiate o dove si è verificato un ristagno idrico).
In genere le piante stressate e debilitate sono più facilmente soggette alle malattie quali batteri e funghi.
L'autunno e la primavera rappresentano i periodi dove si sviluppano maggiormente le malattie fungine per via delle temperature sui 20° e il tasso di umidità sopra il 50%.
Vediamo ora quali sono le

MALATTIE PIU' COMUNI DELL'ALBICOCCO:
Monilia: fungo che si sviluppa sui frutti e sui rami. Si manifesta con foglie ingiallite, macchie marroni o nere sui fiori, frutti o foglie, marciume delle radici.
Maculatura rossa: compaiono delle macchie tondeggianti sulle foglie che ingialliscono, scuriscono e necrotizzano.
Oidio: l'infezione da oidio avviene a carico delle foglie e dei giovani germogli, più raramente a carico dei frutti che mostrano chiazze biancastre che provocano successivamente un imbrunimento dell'epidermide. Le foglie colpite presentano una leggera efflorescenza biancastra
Batteriosi e virus: alterazioni su foglie e frutti

IL CONSIGLIO IN PIU':
Queste malattie si combattono utilizzando regolarmente i trattamenti fungicidi preferibilmente biologici ed evitando la messa a dimora nelle zone dove persistono i ristagni idrici, ed il ricircolo dell'aria è limitato.
Per evitare che le piante soffrano durante i periodi piovosi, umidi, caratterizzati da sbalzi termici, vi sono dei particolari prodotti che grazie un'azione stimolante ed antistress normalizzano gli eccessi termici (caldo, freddo e gelate), idrici (siccità, ristagno idrico) e salini.
Effettuare interventi con prodotti a base di rame, almeno tre volte all'anno può notevolmente aiutare le piante.
I trattamenti vanno effettuati dopo la potatura estiva, ovvero da luglio a settembre, per cicatrizzare le ferite; a fine inverno quando le piante iniziano a germogliare e nella tarda primavera a frutti ingrossati.

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